Sintomi e trattamento
Cheratosi attiniche: riconoscerle e trattarle precocemente
Occorre fare una precisazione: non sempre un arrossamento caratterizzato da una superficie squamosa è sinonimo di cheratosi attinica.
In caso si sospetti una cheratosi attinica, è necessario far controllare da un medico le lesioni cutanee sospette. Per confermare la diagnosi,
spesso il dermatologo preleva un campione cutaneo per sottoporlo a indagini di laboratorio.
La cheratosi attinica è insidiosa per due motivi: da un lato, i cambiamenti cutanei sono un processo lento che si protrae per dieci anni e oltre e
vengono quindi riconosciuti solo in ritardo. Dall’altro lato, la cheratosi attinica è una forma precoce di epitelioma spinocellulare.
Per questo è altamente raccomandata una terapia tempestiva e soprattutto coerente.
La buona notizia: le cheratosi attiniche possono essere trattate con efficacia.
Oggi esistono numerose opzioni terapeutiche per le cheratosi attiniche. Le raccomandazioni del medico dipenderanno dal numero di alterazioni cutanee, se queste sono singole o estese, dove sono localizzate e dal grado di cheratinizzazione.
Il vantaggio di una terapia efficace su tutta la superficie è che, oltre alle cheratosi attiniche visibili, si interviene anche su cambiamenti ancora invisibili. Una combinazione di diversi metodi terapeutici può essere utile.
Una cosa è certa: nonostante il trattamento efficace delle cheratosi attiniche, la malattia può ripresentarsi. Pertanto, si raccomandano regolari controlli dermatologici per prevenirne la ricomparsa.
Le 3 regole base della protezione solare
1
Esposizione al sole in maniera corretta
(evitare le ore centrali della giornata)
2
Protezione costante
(Coprirsi con abiti leggeri e usare cappelli e occhiali da sole)
3
Applicazione di creme solari
(usare un fattore di protezione adeguato al tipo di pelle)